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Raccolta di dati statistici ed economici delle aziende agricole e informazioni territoriali: intervista con CREA-PB come partner del progetto LIFE C-FARMs

Carbon farming e dati: intervista al CREA

Nell’ambito del progetto LIFE C-Farms, il partner del progetto CREA-PB, con la collaborazione di Confagricoltura, FederlegnoArredo, Università della Tuscia, Terrasystem srl e Fondazione CMCC, sta lavorando per capire quali dati possono essere utilizzati per analizzare le varie pratiche di carbon farming legate a produzioni agronomiche, allevamento bovino, piantagioni arboree e trasformazione del legno in Lombardia.

Chi siete e che ruolo ricoprite all’interno della vostra organizzazione?

Siamo Sonia Marongiu e Luca Cesaro, ricercatrice e dirigente di ricerca presso il CREA - consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria. Entrambi coinvolti nella rete RICA (Rete d'Informazione Contabile Agricola) come responsabile della rilevazione in Trentino Alto Adige e responsabile nazionale della RICA Entrambi di formazione forestale, con specializzazione in economia e politica agraria.

Quali attività svolgete nel vostro lavoro quotidiano?

Entrambi lavoriamo nell’unità di Politica e Bioeconomia del CREA (CREA-PB) per cui il lavoro è prettamente orientato verso l’analisi economica delle politiche agricole e forestali a livello territoriale e nazionale (elaborazione ed analisi dei dati, valutazione di impatti delle politiche sia nazionali che comunitarie, ecc.). Partecipiamo anche a progetti europei o di collaborazione con altri Paesi. Essendo coinvolti nella RICA, parte del lavoro è anche dedicato all’organizzazione della rilevazione e produzione del dato (dalla raccolta, alla validazione, alla pubblicazione). 

Come procede l’identificazione quali-quantitativa delle aziende nella Regione Lombardia che state portando avanti nell’ambito del progetto C-Farms?

L’identificazione delle aziende oggetto di indagine è stata fatta principalmente sulla base dei dati della RICA della Lombardia, un’indagine campionaria che classifica le aziende in base al loro ordinamento produttivo e alla loro dimensione economica. Sulla base della numerosità e della superficie sono state individuate le aziende più rilevanti (coltivazioni e allevamenti) che poi sono state sottoposte ad una ulteriore scrematura in considerazione delle tecniche di carbon farming da considerare. Essendo infatti la RICA una rilevazione orientata all’analisi dei dati economici, si è reso necessario un incrocio con altre fonti per individuare quelle utili allo scopo del progetto. Il fatto che le aziende facciano parte della RICA è particolarmente utile per le valutazioni di tipo economico legate all’implementazione delle varie tecniche.

Per la costruzione del sistema informativo geografico ad alta risoluzione, i dati attualmente disponibili sono sufficienti?

La Regione Lombardia dispone di due geodatabase vettoriali open-access ad alta risoluzione spaziale (Uso e Copertura del Suolo e Carta Pedologica) che sono integrabili ad altre banche dati disponibili per territori più ampi (mappa dei pioppeti del Nord Italia, mappa del contenuto di carbonio organico del suolo), che verranno utilizzati come dati di input per la costruzione di un sistema informativo geografico a supporto di analisi di scenario sulle potenzialità di accumulo connesse alle attività di carbon farming a scala regionale. Per approfondimenti e simulazioni dell’impatto delle pratiche di carbon farming a scala aziendale stiamo verificando con la Regione la possibilità di acquisire, almeno per un campione, il geodatabase degli appezzamenti agricoli.

Secondo voi, questa attività può essere facilmente implementata per le altre regioni italiane?

Si: essendo la RICA un’indagine nazionale, l’attività di identificazione delle aziende rappresentative dell’agricoltura regionale può essere facilmente replicata.

Quali sono i passi successivi della vostra attività?

In questo momento abbiamo individuato le aziende campione da sottoporre ad indagine di campo per analizzare più nel dettaglio le tecniche di carbon farming e la loro potenzialità nel sequestro del carbonio. A queste aziende verrà inviato un questionario che permetterà di avere maggiori informazioni su questi aspetti

C-FARMs

Il progetto supporta la progettazione e l'attuazione di pagamenti mirati per l'applicazione delle pratiche di Carbon Farming attraverso lo sviluppo di un quadro normativo per un sistema di certificazione del carbonio in collaborazione con principali attori e istituzioni.

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