Il principale obiettivo dell’azione coordinata da CMCC (La fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) nell’ambito del progetto LIFE C-FARMs è identificare il potenziale di sequestro di carbonio da parte di pratiche di carbon-farming implementate o potenzialmente implementabili del contesto agricolo e pedo-climatico Lombardo.
“Attraverso una revisione sistematica della letteratura scientifica riguardante gli studi sperimentali condotti in Europa - spiega Lucia Perugini di CMCC - abbiamo costruito un database sulle pratiche di carbon-farming e del loro potenziale di mitigazione del cambiamento climatico. All’interno del database è stata quindi eseguita una selezione studi condotti per le tipologie di suolo e le classi climatiche caratterizzanti la Regione Lombardia, sia per colture annuali che perenni. L’obiettivo è stato ampiamente raggiunto per le pratiche potenzialmente implementabili in Europa e solo parzialmente per quelle sperimentate tenendo conto della corrispondenza con i climi e le tipologie di suolo Lombardi”.
“L’obiettivo di ricavare dalla letteratura scientifica dei dati sufficientemente rappresentativi- prosegue Lucia Perugini - si è scontrato con alcuni limiti e criticità. Il limite principale risiede nella scarsa rappresentatività degli studi sperimentali revisionati , con le condizioni pedo-climatiche che contraddistinguono la Regione in esame. Un’ulteriore barriera risiede nella scelta metodologica di utilizzare il sistema di classificazione delle fasce climatiche Europee che individuano, per la Regione Lombardia solo 3 fasce climatiche (Mediterraneo Nord, Mediterraneo Montano e Alpino Sud), non osservati in altri continenti e scarsamente rappresentati per le restanti nazioni Europee. Ciò è risultato in una selezione degli studi sperimentali limitatamente ad alcune regioni italiane, spagnole, francesi e portoghesi, conducendo, talvolta a stime incerte di potenziali di sequestro di carbonio ottenuti da popolazioni di dati poco significativi. Inoltre, l'eterogeneità della durata degli studi individuati, del profilo di suolo indagato, della metodologia di campionamento, della determinazione quantitativa della concentrazione di carbonio organico e della metodologia implementata per il calcolo del tasso di sequestro o di ritenzione di carbonio delle pratiche sostenibili, rendono complessi i confronti e l’aggregazione dei dati fra i vari studi”.
I risultati raggiunti verranno utilizzati per simulare degli scenari di sequestro di carbonio tramite l’implementazione di pratiche migliorative per l’agricoltura lombarda, rispetto all’attuale gestione.
Nel grafico 1 sottostante sono rappresentati i box-plot delle pratiche colturali a scala aziendale che conducono ad un incremento annuale dello stock di carbonio.
Grafico 1. Valori mediani di ΔSOCABS (tasso di sequestro netto di carbonio espresso in tonnellate di carbonio organico/ettaro/anno) per colture annuali associato a pratiche agronomiche singole, combinazioni di pratiche e gestioni agronomiche.
OA: Ammendante organico (compost, letame)
CONS: agricoltura conservativa (ridotto disturbo del suolo, colture di copertura con biomassa lasciata in superficie, mantenimento dei residui colturali, rotazioni colturali.)
RSD+CC (Mu)+R+CF+IR: ridotto disturbo del suolo, colture di copertura con biomassa lasciata in superficie, mantenimento dei residui colturali, applicazione del fertilizzante chimico e rotazioni colturali);
ORG: agricoltura biologica;
GM/Mu +OA: colture di copertura da sovescio o pacciamatura e applicazione di ammendante organico.