Per sopperire alla penuria di dati esistenti sulla distribuzione delle piantagioni di pioppo (attualmente disponibile fino al 2017), è stato previsto e realizzato un aggiornamento della mappatura al 2021 per la Regione Lombardia. L’azione ha comportato anche un’analisi del potenziale delle piantagioni di pioppo di mitigare il cambiamento climatico, sia in relazione ai suoli che al contributo dato dagli Harvested Wood Products (HWP), di cui sono stati considerati anche i processi post-raccolta.
La caratterizzazione delle piantagioni arboree esistenti in Lombardia è stata svolta da Rete Clima mediante ricerca bibliografica da diverse fonti e database scientifici esistenti. Per l'aggiornamento della mappatura delle piantagioni di pioppo al 2021, realizzata attraverso l'analisi delle immagini satellitari Sentinel-2 del sensore multispettrale (MSI) e degli indici di vegetazione (come NDVI), FLA si è avvalso della collaborazione della società Bluebiloba, spinoff dell’Università di Firenze. La mappatura dei pioppi ha individuato le aree di piantagioni di pioppo con superficie superiore a 0,5 ha ed età maggiore di 4 anni, mappati nelle aree prossime alla Pianura Padana (Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia-Giulia) degli anni 2020, 2019, 2018 e 2017. Un focus specifico sulla Lombardia ha poi permesso di ottenere dati aggiornati al 2021. Nella seconda fase di lavoro è stata svolta un’analisi da parte dell’ Università della Tuscia per indagare e quantificare le potenzialità delle piantagioni di pioppo nel mitigare il cambiamento climatico , mediante la cattura di CO₂ dall'atmosfera e conseguente stoccaggio all'interno del suolo. Per raggiungere questo obiettivo,è stato derivato dalla letteratura scientifica lo stock di carbonio organico contenuto nel suolo delle piantagioni di pioppo della regione o in condizioni pedoclimatiche simili a quelle della regione Lombardia, utilizzando le fonti di ricerca più comuni. Inoltre è stata effettuata una classificazione climatica standardizzata, per ogni studio coinvolto nell'analisi, seguita da una armonizzazione dei dati già ricavati nel corso del progetto. Per l'analisi dello stock di carbonio negli HWP dalla regione in esame, è stato adottato un approccio di contabilità della produzione, utilizzando i database disponibili e i dati di campo raccolti all'interno della regione di studio da CREA. L'analisi è stata effettuata suddividendo la catena del valore in due parti fondamentali: dagli alberi in piedi alle materie prime consegnate agli impianti di trasformazione e dalla materia prima al prodotto finito grezzo, da impiegare per le varie applicazioni.
La caratterizzazione delle piantagioni nell’area in esame, realizzata mediante la revisione dei dati esistenti a livello regionale e nazionale, ha portato alla creazione di un database specifico delle tipologie di piantagioni in Lombardia. L’analisi ha evidenziato, nonostante la scarsa disponibilità di dati, che le diverse specie di pioppo sono le specie arboree più rappresentate in tutti gli studi, coprendo quasi il 60% dei punti dati raccolti. Il restante 40% è caratterizzato dalla presenza di un gran numero di specie, con il noce (Juglans regia) come seconda in termini di rappresentatività. L’aggiornamento della mappatura delle piantagioni di pioppo al 2020 nelle aree della Pianura Padana ha confermato la Lombardia come regione con la maggior superficie di pioppi. I valori maggiori di aree di pioppi mappate (ha) si hanno nelle zone più meridionali della regione. La ricerca bibliografica per l'analisi del potenziale di mitigazione del carbonio del suolo delle piantagioni di pioppo, ha dimostrato che sono pochi gli studi disponibili sulle specifiche tecniche sostenibili utilizzate per la coltivazione dei pioppi. Nonostante l'analisi si basi su un piccolo set di dati, il clima mediterraneo settentrionale presente anche in Lombardia appare uno dei più promettenti in termini di accumulo di carbonio nel suolo. L'analisi condotta sullo stock di carbonio di HWP dimostra come i prodotti legnosi possano svolgere un ruolo significativo nel mantenimento del carbonio sequestrato dalle piantagioni di pioppo.
Questi risultati saranno utili per il prosieguo delle attività progettuali, come l’inserimento di queste mappe nel GIS-FARMs che si sta realizzando e, per alcune aziende pioppicole selezionate, saranno utili anche ai fini dell’indagine del carbonio organico contenuto nel suolo.