Lo scorso sabato primo ottobre, due dei partner del progetto LIFE C-FARMs, CMCC e PEFC Italia hanno portato la loro voce all’evento di divulgazione scientifica di respiro internazionale “Food&Science Festival” di Mantova che si è tenuto dal 30 settembre al 2 ottobre.
Nel corso dell’evento che si pone l’obiettivo di far incontrare agricoltura e cultura, scienza e piacere, si è tenuto un incontro dal titolo “Di cosa parliamo quando parliamo di carbon farming” che ha visto tra i suoi protagonisti Lucia Perugini di CMCC e Antonio Brunori del PEFC Italia.
Lucia Perugini , Senior scientific manager in CMCC Italia (fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) ha parlato dell’evoluzione di pensiero sui finanziamenti dell’agricoltura da parte dell’UE e delle scelte che ha recentemente fa fatto la politica comunitaria per ridurre l’impatto climatico di questo settore primario.
Il Segretario Generale PEFC Italia, Antonio Brunori ha invece evidenziato il fondamentale ruolo delle certificazioni in ambito agroforestale per garantire la sostenibilità dei processi e dei prodotti nelle pratiche di carbon farming. Un focus importante viene dato al ruolo delle foreste per il contributo al sequestro del carbonio atmosferico ma anche del crescente interesse nella decarbonizzazione che potenzialmente potrebbero svolgere altri settori produttivi (agroforestazione, zootecnia, gestione dei pascoli e seminativi) per l’incremento del carbonio nel suolo. A tal proposito è stato presentato il progetto LIFE C-FARMs e i suoi obiettivi.
Il progetto LIFE C-FARMs, avviato ufficialmente a dicembre 2021, è in pieno svolgimento e stanno per essere resi noti i primi risultati in merito alle corrette pratiche da adottare nei settori agrari e agroforestali per coltivazioni più green. Il progetto si concentra sulle aziende operanti nella regione Lombardia, ma i risultati derivanti dal progetto possono essere replicati a scala nazionale e internazionale.
Come riporta lo slogan di questa edizione del Food&Science Festival “per coltivare conoscenza è importante studiare problemi e trovare soluzioni, ma anche divulgare i risultati ottenuti verso tutti gli stakeholder”. Solo così si può pensare di educare a contrastare efficacemente gli effetti del cambiamento climatico.
